GOSSIP E PETTEGOLEZZI IN CHAT WHATSAPP.

Oggi tutti noi abbiamo vari gruppi whatsapp e spesso diventano sede di gossip e pettegolezzi. Ma conosciamo le possibili conseguenze?
Possono configurare il reato di diffamazione o di ingiuria.
Se la notizia, vera o falsa che sia, non lede in alcun modo la sfera della dignità personale altrui, allora la sua diffusione non costituisce reato e non è possibile attivarsi giudizialmente per denunciare l’autore della divulgazione.
Ma attenzione! Quando la notizia diffusa, sia pur essa vera, contenga insulti, o sia in qualche modo offensiva dell’onore e della reputazione altrui, è tutto un altro discorso: in simili situazioni l’autore del pettegolezzo malevolo è passibile di denuncia per DIFFAMAZIONE e potrebbe essere chiamato a risarcire i danni arrecati alla persona offesa. Il primo comma dell’art 595 c.p. prevede un ulteriore elemento per la configurabilità del reato di diffamazione: non basta che la diffusione delle informazioni offenda la reputazione di qualcuno ma occorre, altresì, che la persona in questione non abbia assistito al momento della divulgazione e risulti pertanto del tutto inconsapevole.
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Se, al contrario, la persona oggetto di dichiarazioni diffamatorie è presente all’atto della divulgazione, percependo direttamente l’offesa, sarebbe semmai ipotizzabile un reato di INGIURIA. In altre parole se il pettegolezzo offensivo viene scritto in un gruppo dove è presente anche l'offeso e quest'ultimo lo visualizza potrà denunciare l'autore per il reato di diffamazione. Se invece, l'offeso non è presente nel gruppo o non visualizza il messaggio si configura reato di ingiuria.